Selva Nera
Avversi
Cartoline dall'inferno
La vita non è armoniosa, come la poesia non può essere mera prosa letteraria. Il poeta è un paradosso, per questo negare questo ruolo, come tutti i ruoli che ci affibbiano, fa bene al cuore.
È una tensione che ispira questi avversi. Nella torre d’avorio delle passioni vedo schiudersi il pensiero. La dissonanza fa il suo giro ostinato al contrario nella profondità e di colpo demolisce la superficie delle cose. La mansuetudine trova scheletri, l’ammutinamento, invece, spinge, indelebile, sul furore.
Versi, ritmi e sogni cantano l’azione. Si tratta di rendere l’animo mostruoso per distruggere gli orrori del mondo. Forme d’amore, di odio e di deliri per far a pezzi la tortura della fede e del veleno dell’autorità. L’ira poetica non può che essere criminale in un mondo dove la libertà è il crimine schiacciato dalle fauci dell’ordinario manganello e della ginnastica dell’obbedienza.
Il balzo è nell’innominabile e nell’inaudito, per scommettere sull’ignoto, dove le lacrime sono lava per bruciare ogni ordine. Per trovare una lingua di fuoco bisogna smetterla con quei fossili degli accademici. Annusare gli odori, vivere i profumi, danzare nei suoni e pensarsi tutt’altro, ergo radicalmente il contrario di un mondo tecnologico servito al banchetto della noia.
Quando sento la mente nauseata è il cuore che si ammala.
Questi avversi fuggono dalla realtà per tentare di darsi al
sogno di distruggere ciò che devasta ogni anelito di gioia.
Dove sono i meravigliosi cigni neri?
In copertina opera di Serena Marcon
elaborazione grafica di Cyrill
Il libro è acquistabile presso tutte le librerie e i canali on-line:
Per ordini, recensioni, informazioni potete contattare: selvanera23@gmail.com
leletterescarlatte@gmail.com