Selva Nera
Avversi Cartoline dall'inferno

La vita non è armoniosa, come la poesia non può essere mera prosa letteraria. Il poeta è un paradosso, per questo negare questo ruolo, come tutti i ruoli che ci affibbiano, fa bene al cuore.

È una tensione che ispira questi avversi. Nella torre d’avorio delle passioni vedo schiudersi il pensiero. La dissonanza fa il suo giro ostinato al contrario nella profondità e di colpo demolisce la superficie delle cose. La mansuetudine trova scheletri, l’ammutinamento, invece, spinge, indelebile, sul furore.

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Roberto Maestri
Ero destinato a qualcos'altro

Un tempo non mi curavo
degli spazi d’attorno
tutto preso com’ero
da una vita per sempre.

La poesia è bambina. Non ammette confini, abbraccia la polivalenza dei significati, sfugge a qualunque morso della ragione. Sa di avere enormi spazi in cui volteggiare e non ammette approdi definitivi.

Attraverso le parole dell’autore riconosco ferite e intravedo sogni, sposto lo sguardo quando certe immagini mostrano il volto di un fanciullo, vago fra sentimenti, atlanti, passi, tramonti e ritorni. I suoi slanci sollecitano i miei, i suoi ricordi parlano alle sponde straniere che risiedono in me e come ogni traccia scolpita, ogni poesia, è avvolta in un silenzio mormorante.

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Marisa Parenzan
Semplicità e altre poesie


In tante cose la vita ci assegna un ruolo, ma quello che cerchiamo con costanza e amore, spesso tarda a venire, soffocato da desideri di possesso e di potere. Molto più raramente si presenta nelle cose che sorgono davanti ai nostri occhi come un segno particolare, e questo segno è descritto magnificamente nei versi che proponiamo al lettore. La semplicità è questo segno. L'autrice, nella nuova edizione appena venuta alla luce, propone una selezione di nuove poesie che ci conducono verso nuovi percorsi, delicate peregrinazioni lungo lontani e mai assopiti ricordi.

Ventaglio di parole

Abbiamo tanto da imparare da chi dimostra di saper gettare il cuore oltre l'ostacolo e, a dispetto dei propri limiti fisici, ci insegna ad amare la vita, a non arrenderci, a guardare avanti con ottimismo. Ricordandoci sempre l'importanza di quello che abbiamo. E a non soffermarsi su quello che abbiamo perduto.

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Amanda Balducci
La vita in una sinfonia di colori

In bilico sull’abisso delle grandi possibilità espressive, l’autrice insegue un sogno leggendario: sposare i colori dell’arte con quelli della poesia. Sì! Non ci stiamo sbagliando, perché anche la poesia ha i suoi colori che qui in queste pagine, sono chiamati a dar di conto gli uni degli altri. La felicità che insegue, raggiungendola, l’autrice, ha il colore del lampo, mille sfumature in essa si mischiano insieme, mentre il tempo inesorabilmente scandisce il suo tic tac, ben presto ricacciato indietro. Mille esperienze devono ancora essere vissute nell’arco di questa punta di spillo, da un lato il passato che non è più e dall’altro il futuro che deve ancora arrivare.

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Marisa Parenzan
Semplicità

In tante cose la vita ci assegna un ruolo, ma quello che cerchiamo con costanza e amore, spesso tarda a venire, soffocato da desideri di possesso e di potere. Molto più raramente si presenta nelle cose che sorgono davanti ai nostri occhi come un segno particolare, e questo segno è descritto magnificamente nei versi che proponiamo al lettore. La semplicità è questo segno.

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Sofia Cassanelli
Poiesis

Come sempre Sofia ci porta via, con incredibile leggerezza e forza, senza contrasti e senza sdolcinature, ci porta con sé in un mondo che continua a raccontare la sua storia lontana, mentre gli anni passano e il mondo sembra perdere sempre più di significato. Solo i poeti possono ritrovare il bandolo della matassa e tornare a tessere quel futuro che tutti angosciosamente continuiamo a desiderare.

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Efrem Tavecchi
La terza faccia della luna

Dolorose parole acerbe, in fila, una dopo l’altra, scarne e ridondanti nello stesso tempo, attente mentre vogliono sembrare trascurate, parole che parlano e non aspettano tacendo, parole che ripropongono l’eterno dilemma dell’esistenza: perché qui e non altrove? Leggerle e rileggerle, bisogna, queste poesie, appassionate e silenziose come se volessero tenere lontana una sensazione di vuoto, una profonda dilagante tendenza verso il nulla, perfino verso la negazione del proprio consistere in quanto visione melanconica del documentare, del ripetere le misurazioni stanche del perimetro dentro cui si consuma la vita nella sua quotidianità negativa.

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